martedì 30 ottobre 2007

L'uso della virgola prima della 'e'

Se lo chiedono gli "Italians"

News ITALIA PRESS, 29 ottobre 2007
Non mi sembra inappropriato, in occasione della Settimana della lingua italiana, trattare un tema un pò particolare: la virgola prima della e.
Un lettore ha rivolto a Beppe Severgnini del forum “Italians” del Corriere della Sera la domanda: “È vero che prima della congiunzione ‘e’ non si deve mai mettere la virgola?”
In risposta, Severgnini spiattella l’oscura spiegazione di stile burocratico dell’Accademia della Crusca: "L'uso della virgola - soprattutto prima della congiunzione e - pare essere vincolato piuttosto dai tipi di testo che si intendono produrre e dai mezzi di comunicazione che si usano per comunicare".
Quindi invita il lettore a seguire la musicalità dei grandi, dall’orecchio molto più fine del nostro: il Leopardi dell’Infinito ad esempio.
Beppe Severgnini, da buon italiano, avalla la sempiterna regola del "suona bene? suona male?" mentre si guarda bene dallo spendere una sola parola sulla necessità che un testo sia chiaro e comprensibile, mediante il ricorso, quando necessario, alla virgola prima della e. Per lui, come per la maggioranza degli italiani, la punteggiatura è una questione di musicalità e di stile.
Insomma, continuiamo a fare come vogliamo: l’importante è che non ci facciamo capire troppo. Nella patria dei furbi e del linguaggio oscuro, il parlare e lo scrivere chiaro sono un’ammissione di scarsa intelligenza.
Ma esistono delle regole sull’uso della virgola? Una fantomatica regola, enunciata da grammatiche antiche, interdirebbe l’uso della virgola prima della “e”. In realtà, se spesso l’omissione o l’inclusione della virgola prima della “e” è una questione di ritmo e di stile, in certe frasi sarebbe doveroso far ricorso a questo segno d’interpunzione allo scopo di facilitare la comprensione del testo. Che si consideri la frase: "I cani randagi si fecero minacciosi verso il padre e i figli e i vicini cercarono d’intervenire". In tal caso occorre mettere una virgola prima di "e i vicini", se sono essi l’unico soggetto di “cercarono d’intervenire”.
Sia nella lingua inglese sia in quella francese, le fonti ad hoc forniscono svariati esempi e spiegazioni sull’uso della virgola prima della “e”. La logica del ricorso o del non ricorso alla virgola prima della e, insistono gli autori di questi testi, è improntata ad un principio fondamentale: occorre rendere il testo il più chiaro possibile evitando le ambiguità di senso.
Nelle grammatiche italiane e così anche nei vari siti web italiani che ho consultato, mancano esempi concreti sull’uso o il non uso della virgola prima della “e”, e soprattutto manca l’enunciazione del principio generale della necessità di redigere un testo chiaro che non si presti ad ambiguità (principio invece molto caro ai linguisti francesi e inglesi). Quale criterio enunciano invece i nostri linguisti? Nella patria degli orecchianti ossessionati dal "suona bene? suona male?" sono la musicalità, l’estro poetico, lo stile a contare. Aldo Gabrielli: "La virgola e tutti gli altri segni di interpunzione hanno una funzione essenzialmente stilistica, e il loro uso non può essere regolato che molto genericamente dalla grammatica. Essi sono come le pause
musicali: mettendo, togliendo, spostando una pausa, la musica cambia". Da parte sua, l’Accademia della Crusca ci offre sul suo sito web un’incredibile pagina di elucubrazioni farraginose e contorte che in sostanza dicono: "Virgola o non virgola purché suoni bene". Non una sola parola da parte dell’Accademia sul dovere che incombe a chi scrive di facilitare la comprensione del testo per chi legge.
Per gli italiani - Accademia della Crusca e Severgnini docent - poche o nessuna regola sulla virgola. Anche nel campo linguistico, insomma, è il solito caos all’italiana. Claudio Antonelli/News ITALIA PRESS

lunedì 22 ottobre 2007

L'italiano ora si studia in 3D su Second Life


Il Messaggero - ROMA (22 ottobre) - Tutti sui banchi per una lezione di lingua italiana. Anzi no, meglio dire tutti in rete perché la grammatica ora si può imparare in aule virtuali, come quelle di Second Life. L'Istituto italiano di Cultura virtuale ha organizzato la seconda lezione sperimentale di italiano, in collaborazione con l'Università per stranieri di Siena.

L'appuntamento è su Second Life, martedì 23 ottobre, a partire dalle 15.30. Lo "slurl" da utilizzare è http://slurl.com/secondlife/Eup/230/150/48, oppure si può effettuare una ricerca all'interno di Second Life con: edit>search>"istituto">teleport". Per un'ora si potranno ascoltare docenti di lingua italiana e i partecipanti potranno intervenire, comunicando tramite la chat-line o in modalità voice, attraverso l'utilizzo di cuffie e microfoni.

Inoltre, agli alunni sarà offerta una seduta d'eccezione: le riproduzioni tridimensionali delle sedie dell'architetto Alessandro Mendini. Grazie alle società Panebarco e Nergal, autrici del sito www.web-3d.it, all'Istituto italiano di Cultura virtuale ci sarà un'anticipazione in 3D delle sedie della mostra “The Italian way of seating” che sarà allestita a Hong Kong in occasione del “Business of design week”, dal 15 novembre al 16 dicembre. L'esposizione, organizzata da Maria Clelia Mazzanti, proseguirà, poi, in Asia per tutto il 2008.

RAI INTERNATIONAL: UN IMPEGNO A TUTTO CAMPO PER LA SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA

ROMA\ aise\ 22 ottobre 2007 - Prenderà il via oggi, 22 ottobre, in occasione dell’inizio della Settimana della Lingua Italiana nel mondo la nuova striscia televisiva quotidiana di Rai Intemational "Qui si parla italiano" condotta da Gloria De Antoni e Oreste De Fornari con la consulenza in diretta del professor Giuseppe Patota.
La trasmissione proporrà quindici minuti di conversazione quotidiana con un ospite straniero che parla italiano, con cui si discuterà per spiegare meglio l’uso della lingua italiana illustrando le voci del vocabolario. Anche il nuovo contenitori televisivo quotidiano di tre ore "Italia Rai", condotto da Gigliola Cinquetti, parlerà della lingua italiana e del mare ospitando nella prima puntata il regista Folco Quilici del quale Rai International metterà in onda due dei sui tanti documentari ambientato attorno al mare.
Un ruolo particolare lo stanno svolgendo i Programmi Radiofonici di Rai International con "Taccuino Italiano" e "Notturno Italiano", che già dal 12 ottobre seguono la missione nei porti dei Balcani della nave scuola della Guardia di Finanza "Giorgio Cini", sulla quale è stata allestita dal ministero dei Beni Culturali una mostra di libri italiani sul mare. Collegamenti quotidiani sono effettuati con Cecilia Porro e con lo scrittore Mauro Covacic che tiene un diario di bordo anche sulle pagine internet.
Tutta la programmazione del "Taccuino Italiano", a cura di Augusto Milana, è attraversata da programmi sul rapporto tra l'italiano ed il mare: "Musicalia"di Paolo Scamecchia presenta il mare nella musica popolare, mentre Salvatore Palomba parla di quello "presente" nella canzone napoletana e Giorgio Cerasoli del mare nella musica classica. Silvia Jacovitti è andata a trovare i guardiani di alcuni fari italiani, mentre Maria Vittoria Auconi parla del rapporto tra letteratura e mare.
Ed ancora, Loredana Mauri e Alessandra Tocci presentano un radiodramma con racconti e storie di mare. Prezioso porta attraverso la radio alla scoperta dell’archeologia marina, mentre Franco Solfiti presenta le ricette di mare della cucina tradizionale italiana. Infine, alcuni spazi sono realizzati in collaborazione con le radio della Comunità Radiotelevisiva italofona (RTSI-Radio San Marino-Radio Capodistria e Radio Vaticana). (aise)

sabato 20 ottobre 2007

A Stoccarda il jazz italiano di Antonello Salis e Stefano Bollani

News ITALIA PRESS, 19 ottobre 2007
Stoccarda - L'Istituto Italiano di Cultura (IIC) di Stoccarda annuncia per il prossimo 21 ottobre il concerto delle due stelle al firmamento del jazz italiano Antonello Salis e Stefano Bollani Il concerto, affermano dall'IIC, sarà uno dei momenti culminanti delle "Giornate della fisarmonica di Esslingen 2007". Grazie al loro ormai consolidato affiatamento virtuoso, il sardo Salis e il milanese Bollani sanno creare un'atmosfera cameristica intensa e senza pari. Tra brani di libera improvvisazione, citazioni e parafrasi di classici e "evergreens", i due musicisti mantengono l'equilibrio con leggerezza funambolica in una fusione incredibilmente armonica.

giovedì 18 ottobre 2007

NICCOLÒ AMMANITI ALL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI OSLO PER LA VII SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO

OSLO\ aise\ 18 ottobre 2007 - Niccolò Ammaniti sarà ospite dell’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, in occasione della VII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.
Martedì prossimo, 23 ottobre, a partire dalle ore 19.00, lo scrittore italiano parteciperà infatti ad un "Incontro con l’autore", a cura di Birgit Owe Svihus, nella sala conferenze dell’Istituto, dove presenterà la traduzione in lingua norvegese del suo ultimo romanzo, "Come Dio comanda", vincitore del Premio Strega 2007.
Il libro è uscito da alcuni giorni in Norvegia con il titolo "Hvis Gud vil" per i tipi della Casa Editrice Hr. Ferdinand, che organizza l’incontro insieme all’Istituto Italiano di Cultura. La traduzione è a cura di Birgit Owe Svihus. È questo il secondo romanzo di Ammaniti ad essere pubblicato in Norvegia, dopo "Io non ho paura" tradotto da Jon Rognlien nel 2004.
Niccolò Ammaniti, romano, classe 1966, esordisce nel 1994 con il romanzo "Branchie". Nel 1995 pubblica il saggio "Nel nome del figlio", scritto con il padre Massimo, e nel 1996 la raccolta di racconti "Fango". Nel 2001 pubblica per Einaudi "Io non ho paura", da cui nel 2003 il regista Gabriele Salvatores ha tratto l’omonimo film. Ammaniti ritorna poi al fumetto, genere che ha contribuito a formare lo stile narrativo dello scrittore. "Fa un pò male" è il libro pubblicato nel 2004 (Einaudi) che contiene tre brevi romanzi a fumetti sullo sfondo di una Roma minore, in una periferia pasoliniana ricca di storie e personaggi grotteschi.
Lo scrittore presenterà il suo libro anche presso la Libreria Tanum Majorstua il 24 ottobre, alle ore 17.00.

Ma la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo ad Oslo si aprirà già lunedì, 22 ottobre, all’insegna del cinema. E sarà proprio il regista Salvatores ad inaugurare, alle ore 18.30 nella sede dell’Istituto, le proiezioni della rassegna "Il mare nel cinema italiano" con la pellicola premio Oscar "Mediterraneo" (1991), interpretata dallo splendido gruppo di Diego Abatantuono, Claudio Bigagli, Claudio Bisio, Giuseppe Cederna e Ugo Conti.
Nella primavera del 1941, una pattuglia di soldati italiani riceve l’ordine di presidiare un’isoletta del mare Egeo, al di fuori delle rotte commerciali. Gli otto militari eseguono l’ordine e occupano l’isola ma nel giro di pochi mesi la guerra si dimenticherà di loro e loro della guerra…
Tra gli altri appuntamenti della Settimana si segnala, inoltre, "Leggiadra Marina. Canti e danze rinascimentali nelle città marinare".
La grande fioritura culturale, artistica e scientifica prodotta nelle corti italiane del Rinascimento influenzò tutta Europa e contribuì in modo determinante alla nascita di una cultura continentale. "L’Italia", scrive Braudel nel suo "Il secondo Rinascimento", "ha irradiato la sua luce dai mille colori tutti splendenti ben al di là dei suoi confini". Le grandi scoperte nel campo dell’astronomia, l’ideale della "vita activa", il concetto dell’uomo come artefice della sua stessa fortuna, determinarono la passione per l’ignoto, per il sogno fantastico. I grandi navigatori, animati dalla sete di sapere, spinti dalla curiosità e dal senso di meraviglia per il nuovo, oltre a conquistare gli oceani e a dare all’Europa un privilegio assoluto, rappresentarono l’ideale di uomo rinascimentale. Il mare fu una fonte di ispirazione nel Rinascimento. Poeti e narratori, musicisti e danzatori, attori e cronisti rinascimentali non potevano esimersi dal cantarlo, sicché è possibile rilevare una grande attenzione per questo tema.
Il concerto-spettacolo in costume e con strumenti d’epoca, che sarà proposto mercoledì, 24 ottobre, alle ore 18.00, presso la Gamle Aker Kirke di Oslo, è il frutto di un rigoroso lavoro di ricerca e mette in scena due mondi: quello popolare, con musici e servitori impegnati nel giocoso allestimento della festa del mare, e quello nobile, con arie, danze proprie del divertimento cortigiano.
L’evento, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, in collaborazione con gli Istituti di Copenaghen, Helsinki, Stoccolma e Amsterdam, vedrà esibirsi la compagnia La Rossignol, composta dai danzatori Bruna Gondoni, Marco Bendoni, Liliana Baronio, Roberto Quintarelli - pure contraltista - e Lucio Testi - anche alle storte e ai ciaramelli - ed ai musicisti Matteo Pagliari (flauti, traversa, rauschpfeifen), Claudio Demicheli (organo positivo, ghironda, cornamusa, rauschpfeifen) e Domenico Baronio (liuto, chitarrino). (aise)

mercoledì 17 ottobre 2007

Ernesto Galli della Loggia tiene una conferenza sull'identità italiana all'Istituto di Cultura di Tripoli

News ITALIA PRESS, 17 ottobre 2007
Tripoli – Si terrà il prossimo 25 ottobre presso la sede dell'Istituto di Cultura Italiana a Tripoli una conferenza dello storico e giornalista Ernesto Galli della Loggia intitolata "L'Identità Italiana fra Passato e Presente". L'evento è stato promosso in occasione della "VII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo". Il professore, attualmente Preside della Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele, dove è docente di storia contemporanea e direttore del Dottorato di Ricerca in Filosofia della Storia, darà una propria visione del significato dell'identità italiana e della sua evoluzione nel tempo. L'evento, che inizierà alle 19, è aperto a tutti.

sabato 13 ottobre 2007

Nobile e Amundsen – compagnia teatrale norvegese riscrive la storia della tragica spedizione polare del 1928

News ITALIA PRESS, 12 ottobre 2007
Oslo - "Sono venuti dal sud. Hanno aiutato la Norvegia a conquistare il Polo Nord. Forse non avrebbero dovuto farlo. Un sommergibile si schianta sul ghiaccio e l'odio dei norvegesi nei confronti dell'esploratore italiano si fa ancora più grande quando il capitano svedese Lundborg porta al sicuro un Nobile ferito mentre la Norvegia perde uno dei suoi più grandi eroi. Per quasi cento anni Amundsen ha potuto raccontare indisturbato la sua versione. Ora è la volta degli italiani. Nobile - è stato davvero così meschino ed opportunista come si crede? E Amundsen - è stato davvero l'eroe che tutti pensiamo?" Così la compagnia teatrale norvegese Teaterfabbrikken 70' N 30' Ø presenta il musical "Neve e Fuoco" alla vigilia della prima in programma sabato 13 ottobre.
Realizzato in collaborazione con il complesso nusicale Musikk i Finmark, lo spettacolo è dedicato appunto al dramma della trasvolata al Polo Nord di cui furono protagonisti 79 anni fa i due grandi esploratori polari Umberto Nobile e Roald Amundsen e nel corso del quale Amundsen perse la vita. Ora nella cittadina di Vadso nella regione del Finnmark all'estremo nord della Norvegia, dove si conserva tuttora il traliccio rosso da dove partirono i dirigibili Italia e Norge, gli attori Lars Jacob Holm (Nobile) e Reidar Sørensen (Amundsen) fanno rivivere la tragica vicenda interpretandola con gli occhi dell'esploratore italiano.
Alla realizzazione del musical prendono parte 52 attori e comparse, 20 musicisti e 1 cagnolina sotto la regia di Pål Øverland con manoscritto di Arne Berggren og Sigrid Edvardsson, musica di Asbjørn Ruud, coreografie di Sigrid Edvardson e scenografie di John Kristian Alsaker og Helge Lohne. Le rappresentazioni continueranno fino al 17 ottobre.

giovedì 11 ottobre 2007

DOMANI ALL’IIC DI MONACO UN INCONTRO DI LETTERATURA SPONTANEA

MONACO\ aise\ 11 ottobre 2007 - Domani pomeriggio, alle 18, l’Istituto di Cultura di Monaco di Baviera ospiterà un incontro di "Letteratura spontanea" aperto a quanti vogliano proporre, o solo ascoltare, una poesia, un piccolo racconto o anche un pensiero, un sogno o un’idea.
Esprimersi, ascoltare e conoscersi fa comunque bene, annotano dall’IIC sottolineando come le testimonianze e le storie di tutti siano importanti e con pari dignità.
E se racconti e poesie nutriranno la mente dei presenti, il corpo si rifarà in pizzeria dove si concluderà la serata. (aise)

giovedì 4 ottobre 2007

LO SCRITTORE ISLANDESE VILHJÁLMSSON ALLA DANTE DI ROMA: L’ITALIANO AMATO IN TUTTO IL MONDO PERCHÈ LINGUA DI UN PAESE RICCO DI STORIA E CULTURA

ROMA\ aise\ 4 ottobre 2007 - "L’italiano è amato in Islanda ed in tutto il mondo perché è la lingua di un Paese ricco di storia, di cultura e di tradizioni. Per comprendere i meriti straordinari dell’Italia e degli italiani, un popolo generoso ed umano, è indispensabile condividerne il patrimonio linguistico". A sostenerlo questa mattina Thor Vilhjálmsson, il più importante scrittore islandese contemporaneo, durante la sua visita in Palazzo Firenze, Sede Centrale della Società Dante Alighieri, a Roma.
"L’Italia - ha proseguito il vincitore del Premio dell’Accademia Svedese per la Letteratura nel 1992 - è agli occhi del mondo il simbolo di una profonda ed unica continuità storica, dall’antica Grecia fino ai giorni nostri. Nessun altro Paese può vantare una tale ricchezza".
Thor Vilhjálmsson, nato nel 1925, è autore di romanzi, saggi, opere teatrali e raccolte poetiche, e traduttore delle opere principali della letteratura mondiale. I suoi romanzi sono stati tradotti in molte lingue. Oltre al Premio Nordico dell’Accademia Svedese ricevuto nel 1992, nel 1998 il suo Il muschio grigio arde si è aggiudicato il Premio del Consiglio Nordico e nello stesso anno Cantilena mattutina nell’erba ha ricevuto il Premio della Letteratura Islandese.
Lo scrittore, che tuttora sta terminando un nuovo romanzo, ha rivestito per più di dieci anni la carica di Presidente del Comitato della Società Dante Alighieri di Reykjavik. (aise)