mercoledì 30 gennaio 2008

ALL’IIC DI STOCCOLMA LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME "L'ITALIA IN SVEZIA DURANTE MILLE ANNI"

STOCCOLMA\ aise\ 29 gennaio 2008 - Verrà presentato domani, mercoledì 30 gennaio, alle ore 19.00, presso Istituto Italiano di Cultura "C.M. Lerici" di Stoccolma, il libro "Italien i Sverige under tusen år" (L'Italia in Svezia durante mille anni) di Angelo Tajani e Salvatore Sibilia. Interverranno, oltre all'autore Angelo Tajani, anche il giornalista Francesco Saverio Alonzo e Stefano Rota del Dipartimento di Storia della Letteratura dell’Università di Stoccolma. (aise)

ROLANDO PIERACCINI DONA LA SUA IMPORTANTE COLLEZIONE D’ARTE ITALIANA ALL’ATENEUM ART DI HELSINKI

HELSINKI\ aise\ 29 gennaio 2008- Il Museo Ateneum Art di Helsinki ha ricevuto in donazione una importante collezione di opere di maestri italiani del Novecento. Il donatore è il cittadino italiano Rolando Pieraccini, noto editore e bibliofilo che vive da anni in Finlandia.
La collezione è una delle più grandi e complete raccolte al mondo di arte italiana del Novecento. Essa comprende 550 opere grafiche, disegni e acquarelli di 40 artisti, tra i quali nomi illustri come Giorgio de Chirico, Carlo Carrà, Massimo Campigli, Marino Marini, Emilio Greco, Giacomo Manzù, Gino Severini, Alberto Burri, Luigi Bartolini, Felice Casorati, Alberto Magnelli, Giuseppe Capogrossi, Ardengo Soffici, Giuseppe Viviani, Afro Basaldella e Giorgio Morandi.
Pieraccini iniziò la sua raccolta all’inizio degli anni Sessanta, quando ebbe occasione di conoscere alcuni dei grandi incisori della "Scuola di Urbino": Leonardo Castellani, Walter Piacesi, Renato Bruscaglia e Arnaldo Battistoni, tutti molto ben rappresentati nella collezione. Pieraccini ha sempre e soltanto acquisito opere secondo i propri gusti e preferenze. Tra i suoi artisti preferiti Campigli, Marini, Carrà e Castellani, come è evidente dal rilevante numero di loro opere presenti nella collezione. In 45 anni di accurate e pazienti ricerche e scoperte si è venuta a formare a poco a poco una specie di "collezione di una vita".
Rolando Pieraccini si è trasferito permanentemente in Finlandia nel 1975 e da allora ha operato come editore di opere d’arte e letteratura e come gallerista. Le due case editrici da lui fondate in Finlandia hanno pubblicato per oltre 30 anni libri d’arte, di narrativa, poesia e incisioni e litografie originali. Particolarmente importanti sono le monografie, curate da lui stesso, dedicate all’opera dei maggiori artisti finlandesi contemporanei. Ha pubblicato anche una serie di raffinate edizioni limitate e firmate di opere di scrittori del XX secolo, inclusi 9 Premi Nobel.
Pieraccini ha inoltre promosso i rapporti culturali tra Finlandia e Italia organizzando fra l’altro numerose mostre di artisti italiani in Finlandia e di artisti finlandesi in Italia. Ed ha contribuito alla formazione di rilevanti collezioni di arte moderna finlandese in musei europei, tra i quali l’Albertina di Vienna e gli Uffizi.
La Collezione Rolando e Siv Pieraccini sarà in mostra al Museo Ateneum per tutto l’autunno 2009. In quell’occasione verrà pubblicato un catalogo completo in finlandese, svedese, italiano e inglese con oltre 300 riproduzioni di opere di questa unica ed essenziale raccolta che viene a colmare una grossa lacuna nelle collezioni dei musei finlandesi. (aise)

Artisti italiani contemporanei espongono a Copenaghen

News ITALIA PRESS, 29 gennaio 2008
Copenaghen - Quali sono le tendenze dell’arte contemporanea, cosa rappresenta, quali linguaggi adottano gli artisti italiani del nostro tempo?
Ne darà uno spaccato la mostra ItaliArts che apre il 31 gennaio, nelle sale espositive dell’Istituto Italiano di Cultura (IIC) di Copenaghen. La mostra, organizzata in collaborazione con AURA, l’Associazione Artistico Culturale del Friuli-Venezia Giulia, conterrà un’ampia selezione di opere di artisti italiani che, pur provenendo prevalentemente dal Friuli e dalla zona del Triveneto, esprimono molte delle correnti, delle spinte e delle pulsioni che hanno caratterizzato l’arte in Italia nell’ultimo trentennio.
Nell’era in cui le nuove tecnologie hanno ridotto le distanze geografiche e si sono accentuate le assonanze fra gli artisti in campo internazionale, è interessante verificare in questa rassegna l’esistenza di una vocazione poetica, di una sensibilità che nonostante tutto discendono dalla storia dell’arte italiana. Come scrive Clara Bencivenga, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, nel catalogo realizzato per l’occasione "“gli artitisti italiani dell’ultima generazione si caratterizzano per un approccio critico e aperto ai diversi media, dalla pittura, alla scultura, dalle installazioni alla videoarte, pur lavorando sempre in continuità con l’identità artistica italiana".
La mostra ItaliArts rappresenta anche uno di quei momenti di intensi scambi internazionali divenuti essenziali nella cultura contemporanea per “promuovere occasioni di conoscenza, confronto e dibattito sui risultati di un lavoro che, nelle arti figurative, è in continua evoluzione”, scrive sempre nel catalogo il critico Enzo Santese. Non a caso questa esposizione giunge a Copenaghen dopo essere stata presentata a Vienna, Budapest, Cracovia , Stoccarda e nel corso del 2008 raggiungerà anche numerosi altri paesi europei.
Nella capitale danese l’esposizione si aprirà il 31 gennaio e nell’occasione Gianni Bardaro terrà un concerto con il suo complesso Sinestetic Jazz. ItaliArts resterà aperta fino al 15 febbraio. News ITALIA PRESS

martedì 29 gennaio 2008

All'IIC di Bratislava esposizione di Marco Gerbi

Bratislava - Da oggi 28 gennaio e fino al 29 febbraio, presso l'Istituto Italiano di Cultura (IIC) di Bratislava (Slovacchia) saranno esposte 30 opere su carte e cartone dell'artista Marco Gerbi.

I lavori esposti vanno dagli esordi (decollage) fino a quelli recenti del 2007 (tecnica mista).

Per capire le fonti che ispirano i lavori di Gerbi ci si presenta davanti la strada che negli anni 60' è iniziata con la Pop-art. "Una strada più volte interrotta e ripresa con diverse cambiamenti post- e neo-, ma sempre interessante e attraente con le proprie molteplici possibilità di espressione, la moltiplicazione e tutti i legami che ha con l'attuale mondo della cultura consumistica presente nelle città e nella feticizzazione degli oggetti".

E così i temi e i motivi della Pop-art provenienti dal culto delle reclame, dai giornali di moda, dal mondo dei personaggi dello star-system, dai supermercati, oppure dall'erotismo, dalla fantascienza, sono divenuti punto di partenza anche per Gerbi.

Gerbi si confronta con la banalità della vita quotidiana delle città, con tutti gli aspetti della pubblicità, con i soggetti erotici e la donna (soggetti dominanti di tanti giornali), con i beni di consumo nel senso più ampio della parola (cibo, generi alimentari, merci).

Questo e molti altri parenti correlati vengono commentati e completati dall'autore con i titoli delle opere, nei quali si può constatare una sensazioni visuale, ed anche una maniera di introdurre gli osservatori (come se fosse una pubblicità) nella sfera dei desideri, dei sogni, degli idoli (pop-star, personaggi famosi) e delle visioni. "Fino in un mondo interno dove a volte (e molte volte anche troppo spesso) cadono se paragonati alla realtà le lacrime. Vere o finte che siano".

domenica 27 gennaio 2008

Presi in giro dagli stranieri

Corriere della Sera, 27 gennaio 2008
L'uomo d'affari, qui a Madrid, cerca di metterla sul ridere: «Coraggio: anche il colonnello Tejero ha fatto il matto in parlamento!» Sì, ma quello era l'inizio del 1981, Franco era morto da cinque anni e quella spagnola era una democrazia bambina. La Spagna s'avvia a votare, oggi, alla scadenza naturale della legislatura: senza strappi, risse, sputi, botte, champagne e mortadella. Compatiti e consolati: questo è stato lo strano venerdì degli italiani nel mondo. «Cesso! Sei un cesso! Cesso!». «Merda! Sei una merda!»: è la colonna sonora della nostra umiliazione, e le immagini sono peggio. Non è la prima volta, ricorda qualcuno: hanno fatto a botte almeno quindici volte, nella storia del parlamento repubblicano. È vero, ma internet moltiplica, riproduce a volontà, perpetua, archivia.
Chi vuole deridere l'Italia — e sono molti — oggi ha materiale in abbondanza. Il danno è evidente, ma i danneggiatori sono troppo egocentrici per accorgersene.
Dopo settimane in cui l'immondizia di Napoli ha dominato gli schermi di Tv e computer, arriva il senato-saloon. A suo modo, indimenticabile.
Perché questo bisogna dire: per farci del male, scegliamo modi spettacolari.
Collassano le banche francesi, implodono le compagnie americane: ma l'economia e la finanza non producono icone. La cronaca e la politica sì, e noi dovremmo saperlo. I ripetuti tentativi di «migliorare l'immagine italiana nel mondo», cari alla Farnesina e al Quirinale, si scontrano con questo masochismo incosciente. Tentativi sciagurati come il portale www.italia.it (45 milioni di euro, già chiuso) si uniscono a queste sceneggiate.
Pensare di cambiare la percezione internazionale in queste condizioni è come imbellettare una ballerina ubriaca. Prima la svegli, poi la trucchi. L'imbarazzo non è di sinistra o di destra: è italiano. L'uomo d'affari, il ricercatore, il ristoratore o lo studente può votare centrodestra: ma non è contento d'essere rappresentato nel mondo da un senatore che si ingozza di mortadella in Senato, mentre un collega sputa e un altro sviene. Il senatore è Strano, e non possiamo farci niente.
Ma noi siamo normali. E, francamente, un po' stanchi.
La nuova «class action» consente di chiedere il risarcimento del danno?

sabato 26 gennaio 2008

Parigi è in provincia di Ferrara

L'espresso, 24 gennaio 2008
In copertina, la bella sede dell'Hotel de Galliffet in rue de Varennes, all'interno 112 pagine in carta patinatissima e centinaia di foto. Il libro lussuoso vorrebbe celebrare l'attività recente dell'Istituto italiano di cultura a Parigi. In realtà si direbbe piuttosto una celebrazione del direttore uscente, Giorgio Ferrara. Come regista e ideatore c'è il suo zampino in gran parte delle iniziative ricordate: da "Aldo Moro, una tragedia italiana" a "Calvino incontra Mozart", dai Romani in Gallia a Goldoni a Parigi, dall'omaggio a Visconti a quello a Moravia. Anche nel corredo fotografico, tra Jack Long, Antoine Bernheim e Corrado Augias, sbucano come il prezzemolo Ferrara e sua moglie Adriana Asti, attrice apprezzata in tanti spettacoli di lui. Ora che alla direzione è giunta Rossana Rummo, la famiglia Ferrara lascia un ricordo in quadricromia. Il nome, però, non verrà cambiato in Istituto ferrarese di cultura: l'istituto rimane italiano. E. A.

venerdì 18 gennaio 2008

Inaugurata ieri la mostra fotografica di Mario Giacomelli all'IIC di New York

News ITALIA PRESS, 17 gennaio 2008
New York - Si è inaugurata ieri la mostra fotografica di Mario Giacomelli all'Istituto Italiano di Cultura di New York, diretto da un paio di mesi da un vulcanico Renato Miracco, storico dell'arte e consulente, tra l'altro, della Tate di Londra e del Metropolitan Museum di N.Y.
All'inaugurazione non è voluto mancare il Console italiano a New York, Francesco Maria Talò affascinato dalle opere in mostra. Sia il Direttore dell’Istituto italiano di cultura che il Console si sono mostrati molto interessati a nuove forme di collaborazione con la Provincia di Ancona, rappresentata per l'occasione da Carlo Pesaresi, Assessore alla Cultura, dall’assessore Marcello Mariani e dalla portavoce della presidente Maria Manganaro.

Di fatto, l'esposizione di Giacomelli, alla sua terza e ultima tappa statunitense dopo Los Angeles e Chicago, ha attirato molti visitatori, soprattutto newyorchesi, attenti osservatori della trasfigurazioni poetiche del maestro di Senigallia. Con un calice di vino rosso, hanno iniziato la loro visita per ritrovarsi poi tutti nella sala conferenze a scoprire che era quel poeta dello sguardo. A raccontarlo sono i dettagli delle foto accostati alla trascrizione autografa di brevi pensieri di Giacomelli ("le mie foto non saranno capite ma interpretate"), al volto del fotografo che si preoccupava poco della tecnica per dedicarsi "all'idea", e alle riprese delle colline senigalliesi, morbide e regolari, curate e violate dalla mano dell'uomo.

La presentazione è stata affidata alle parole dell'assessore Pesaresi, che ha portato il saluto della presidente Patrizia Casagrande e ha invitato i visitatori a un viaggio nell'anconetano, dell'assessore Mariani che invece ha raccontato aneddoti sul suo concittadino-artista, dello stesso Renato Miracco che, dopo aver letto un messaggio di saluto del sindaco Luana Angeloni, ha sottolineato la genialità di Giacomelli nel fondere amore, tragedia e poesia in tutti i suoi lavori.
News ITALIA PRESS

sabato 12 gennaio 2008

A Oslo "The Hot Season - Italian Art Now"

ZimmerFrei - Teenage Lightning

5 importanti video-installazioni di giovani artisti italiani e italiani all'estero, per la prima volta in un museo pubblico della capitale norvegese, grazie al lavoro dell'IIC e del Museo Stenersen

News ITALIA PRESS, 10 gennaio 2008
Oslo - L'Istituto Italiano di Cultura di Oslo, organizza, dal 17 gennaio al 5 marzo, la mostra di videoarte ad Oslo: The Hot Season - Italian Art Now.
La mostra presenta 5 importanti video-installazioni di giovani artisti italiani per la prima volta in un museo pubblico della capitale norvegese. Un percorso video-installativo che si dispiegherà negli ampi spazi del Museo Stenersen, localizzato nel cuore della capitale norvegese, il quale dedica un intero piano all’esposizione.
I curatori del progetto, Bartolomeo Pietromarchi e Lorella Scacco, hanno selezionato alcune tra le più interessanti e recenti produzioni di artisti italiani che operano già in ambito internazionale.
Gli artisti invitati sono: Elisabetta Benassi, Rä Di Martino, Lorenzo Scotto di Luzio, Vedovamazzei, ZimmerFrei.
Elisabetta Benassi, nata nel 1966 a Rome dove vive e lavora, presenta il video The Dark Horse of the Festival Year (2006) realizzato dalla stessa artista in due edifici abbandonati a Palermo. La ricerca dell’artista romana è sempre ricca di allegorie, di riferimenti alla tradizione culturale e artistica del Novecento e alle tematiche contemporanee più controverse. Il video e l’installazione vengono usati dall’artista come dispositivi per creare delle forti suggestioni emotive ed una diversa messa a fuoco morale nello spettatore.
Rä Di Martino, nata nel 1975 a Roma, studiato e lavorato a Londra dal 1997 al 2004, vive e lavora a New York, introduce al pubblico norvegese The Red Shoes (2007), un video poetico di breve durata ispirato alla cinematografia. L’artista predilige l’uso del video attraverso un linguaggio cinematografico: lavora con attori professionisti e costruisce delle brevi storie dai risvolti paradossali, vicine in generale all'estetica da cinema indipendente.
Lorenzo Scotto di Luzio, nato nel 1972 a Pozzuoli (Napoli), vive e lavora a Berlino, presenta per la prima volta all’estero il video Tableaux Vivant (2007), in cui si vede un gruppo di atleti di arti marziali relazionarsi con i visitatori di un museo. In alcune sequenze i lottatori sembrano divenire sculture plastiche all’interno del contesto museale, pur esprimendo rabbia e contestazione verso l’esterno.
Vedovamazzei è un gruppo fondato nel 1990 da Simeone Crispino, nato nel 1962, e Maristella Scala, nata nel 1964, i quali vivono e lavorano a Milano. La loro ricerca punta sulla necessità di guardare oltre le apparenze, osservando l’origine iconografica degli oggetti e il loro significato simbolico, mentre il lato assurdo delle opere invita a riflettere sull’insensata rigidità delle convenzioni. Il duo artistico presenterà il film Route 66 girato interamente con un telefono mobile. ZimmerFrei è un gruppo di artisti fondato nel 1999 con base a Bologna, composto da Anna de Manincor (1972), performer e video artista, Anna Rispoli (1974), performer e direttrice teatrale e Massimo Carozzi (1967), sound designer; il gruppo che fa confluire nell'ambito delle arti visive esperienze che provengono dal cinema, dalla musica e dal teatro. Il trio espone il video Teenage Lightning (2006), un “road movie” ai suoi minimi termini, in cui il viaggio è dato solo dallo scorrimento della strada e del paesaggio oltre i vetri.

La mostra è sostenuta e promossa dallo Stenersen Museum e dall’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, e patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Un catalogo edito da Produzioni Nero documenterà la mostra insieme ad un testo critico dei due curatori e ad una introduzione di Sergio Scapin, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura. News ITALIA PRESS

mercoledì 9 gennaio 2008

ROSSANA RUMMO NUOVA DIRETTRICE DELL’IIC DI PARIGI E SUBITO LANCIA LE PROSSIME INIZIATIVE DELL’ISTITUTO

PARIGI\ aise\ 8 gennaio 2007 - Dal 2 gennaio 2008 l’Istituto Italiano di Cultura ha una nuova direttrice: è Rossana Rummo che, prendendo in mano le redini della nostra maggiore rappresentanza cultura in Francia, ringrazia il suo predecessore, "Giorgio Ferrara, e tutti coloro i quali hanno seguito e sostenuto le nostre attività in questi ultimi anni" e annuncia le prossime manifestazioni dell’Istituto.
Si inizia con un appuntamento dedicato alla storia, quello di martedì 22 gennaio, alle ore 18.30, dedicato ad una delle figure pregnanti del Risorgimento italiano, Massimo Taparelli marchese d’Azeglio (1798-1866). Uomo politico e patriota, ma anche pittore e scrittore, D’Azeglio è stato primo ministro del Regno di Sardegna dal 1849 al 1852 ed ha partecipato attivamente alla vita politica italiana durante gli anni precedenti l'unificazione.
Dal 2 gennaio 1850 al 13 settembre 1851 egli fu impegnato nella scrittura dell’Epistolario-Volume VI, che il 22 gennaio sarà presentato all’Istituto Italiano di Cultura, da Carlo Ghisalberti dell’Università "La Sapienza" di Roma, Gilles Pécout della ENS Ulm di Parigi e Georges Virlogeux dell’Università d’Aix-en-Provence. Il volume fa parte del progetto editoriale del Centro di Studi Piemontesi di Torino che pubblicherà in un decennio tutte le lettere di Massimo d´Azeglio dal 1819 al 1866, in una edizione diretta proprio da Virlogeux.
Le iniziative organizzate dalla nuova direttrice Rumma proseguiranno il 24 gennaio, alle ore 18.30, con l’incontro-dibattito "1938: Le Leggi razziali in Italia", in occasione della Giornata della memoria. Saranno presenti gli storici Francesco Margiotta-Broglio, Marie-Anne Matard-Bonucci, Pierre Milza e Annette Wieviorka. Annamarcella Falco Tedeschi porterà la sua testimonianza su questo periodo tormentato che ha sconvolto la sua famiglia a Milano. L’incontro sarà anche l'occasione per presentare il libro di Marie-Anne Matard Bonucci "L'Italia fascista e la persecuzione degli ebrei", edito a Parigi dalla Perrin (2007), che farà luce su una dimensione a lungo ignorata del fascismo italiano.
Dalla storia all’attualità politica. Martedì 29 gennaio, alle ore 19.00, nelle sale dell’Istituto si discuterà de "La costruzione della politica europea. Europa sognata - Europa realizzata" in compagnia di Jacques Delors e di Bino Olivi e Alessandro Giacone, autori del libro "L’Europa difficile. Storia politica della costruzione europea". Il dibattito sarà animato da Gérard Nafilyan, professore di Diritto europeo all'Università Paris I.
Portavoce della Commissione di Bruxelles da vent'anni, ne "L’Europa difficile" Bino Olivi traccia la storia dell'Ue dal congresso di la Haye al progetto del trattato costituzionale, in un volume divenuto presto un punto di riferimento e recentemente pubblicato da Gallimard in una nuova edizione, messa in luce e argomentata con la collaborazione del politologo Alessandro Giacone.
Jacques Delors fa parte della seconda generazione dei padri dell'Europa, quella dell'Unione economica e monetaria e della battaglia per l'unione politica. Nel 1979 è stato eletto al Parlamento europeo dove presiede la Commissione economica e monetaria. Da gennaio 1985 a dicembre 1994, copre tre mandati come presidente della Commissione europea. Questi ultimi saranno caratterizzati da un profondo rilancio nella costruzione europea. Il Libro bianco sulla crescita, la competitività e il lavoro (1993) è adottato dal Consiglio europeo. Alla fine del suo mandato, Jacques Delors lascia un'Europa profondamente rinnovata e allargata a quindici Stati.
Si chiuderà così il mese di gennaio, ma gli appuntamenti all’Istituto Italiano di Cultura proseguiranno anche a febbraio: il 14 con il colloquio internazionale su "La Francia di Garibaldi e dei garibaldini: immagini, eredità e contesto dal XIX al XXI"; il 21 con la presentazione del libro di Maurizio Serra "Fratelli separati, Malraux, Aragon, Drieu davanti alla storia"; e poi il cinema, il 28 febbraio, con un incontro internazionale consacrato al cineasta Giuseppe De Sanctis. (aise)

DUE GIORNATE CON CLAUDIO MAGRIS ALL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI BUDAPEST

BUDAPEST\ aise\ 8 gennaio 2008 - Claudio Magris, uno degli scrittori contemporanei più importanti, autore tra l’altro del best-seller "Danubio" e candidato l’anno scorso al Premio Nobel per la letteratura, sarà ospite dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, giovedì 10 e venerdì 11 gennaio, per partecipare a due manifestazioni a lui dedicate.
Giovedì sera, alle ore 19.00, nel Salone dell’Istituto, si terrà lo spettacolo teatrale "Lei dunque capirà", un monologo di Claudio Magris, interpretato dalla nota attrice italiana di teatro Daniela Giovanetti, con la regia di Antonio Calenda.
Lo spettacolo, organizzato in collaborazione con il Teatro Rossetti di Trieste, è il monologo di una Euridice contemporanea che vive nel ricordo del suo grande amore per il marito, un Orfeo bizzarro e appassionato.
Venerdì, alle ore 17.00, sempre all’Istituto Italiano di Cultura, sarà presentato, in collaborazione con la Casa Editrice Europa, la versione ungherese del nuovo romanzo di Claudio Magris, "Alla cieca", pubblicato in Italia dalla Casa Editrice Garzanti.
"Alla Cieca" è la storia - narrata in prima persona da un personaggio, sempre in fuga, che si chiama Jorgen Jorgensen e in molti altri modi -, di un uomo recluso di volta in volta nelle più disparate prigioni, campi di concentramento, colonie penali: Newgate, Dachau, Goli Otok e l’isola Giù alla Baia.
La presentazione sarà affidata, alla presenza dell’autore e dell’ambasciatore d’Italia, Paolo Guido Spinelli, al noto scrittore ungherese György Konrád, con la partecipazione di Imre Barna, direttore della Casa Editrice Europa, Judit Gál, traduttrice del romanzo, e Arnaldo Dante Marianacci, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura. (aise)

giovedì 3 gennaio 2008

2008: L’ITALIA CELEBRA IL 60° ANNIVERSARIO ELLA COSTITUZIONE

ROMA\ aise\ 2 gennaio 2008 - Entrò in vigore esattamente 60 anni fa, il 1° gennaio 1948, la Costituzione Italiana e con lei nacque l’identità del popolo italiano.
In 139 articoli la Costituzione racconta chi siamo, da dove vengono i nostri valori e dove ci porteranno i nostri ideali. Quegli stessi valori cui ha fatto riferimento il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo messaggio di fine anno alla Nazione.
Da ieri e per tutto il 2008 nel nostro Paese sarà dunque celebrato il 60° Anniversario della Costituzione Italiana con una serie di iniziative, presentate il 25 ottobre scorso dal presidente del Consiglio, Romano Prodi. Tra queste una campagna di informazione per far conoscere meglio ai cittadini la Carta Costituzionale.
"I principi fondamentali della Costituzione sono ancora validi", aveva dichiarato allora Prodi. La nostra Costituzione, aveva aggiunto, "è un testo chiaro, moderno, che va direttamente al cuore dei problemi, con un linguaggio ancora comprensibile 60 anni dopo".
Il testo, suggellato dai Costituenti il 27 dicembre 1947 nella Sala della Lupa di Montecitorio, fu il risultato di "un compromesso serio, approfondito tra i diversi partiti e dimostrò come il compromesso possa essere una parola alta, la sintesi tra diverse visioni della società."
Le celebrazioni per il 60° della Costituzione e in particolare dell’art.1, che sancisce il lavoro come valore fondante della Repubblica, sono state anticipate dalla mostra "Ambasciatori del lavoro", che, fortemente voluta dal presidente della Camera, Fausto Bertinotti, e curata dal direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di New York, Renato Miracco, vedrà esposte sino al 3 febbraio 2008, nella Sala della Regina sempre a Montecitorio, "Il Quarto Stato" di Pellizza da Volpedo e "Il Quinto Stato" di Mario Ceroli.
Sempre per celebrare il 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, il Senato della Repubblica trasmetterà sul suo canale satellitare (canale 824) "Le donne della Costituente". Il programma, gentilmente concesso da RaiSat Extra, andrà in onda a partire dalle ore 9 di mercoledì 2 gennaio 2008. Il programma, curato da Silvana Mazzocchi e Cinzia Romano, ricostruisce l'atto di nascita della Carta costituzionale attraverso il punto di vista delle ventuno donne, su 556 deputati, presenti nell’Assemblea Costituente. La trasmissione si snoda attraverso immagini d'epoca e interviste ad alcune deputate alla Costituente, studiose di storia contemporanea e personalità politiche. (aise)