martedì 25 novembre 2008

LA FARNESINA SI APRE AL MONDO

Politica estera. Si chiudono alcuni uffici europei per puntare su nuove rappresentanze e consolati nei Paesi emergenti

Timori per tagli (definiti temporanei) della Finanziaria ai fondi del dicastero

Il Sole 24ore, 24 novembre 2008
PAGINA A CURA DI Carlo Marroni
Marzo 1931: il Regno d'Italia ottiene a Londra l'usufrutto per 200 anni sul bel palazzotto settecentesco al numero 4 di Grosvenor Square, da allora sede della nostra ambasciata. Un record, battuto dalla rappresentanza presso la Santa Sede (palazzo Borromeo a Roma), costruito nel 500 e sede diplomatica dai Patti Lateranensi del 1929, anche se le prime ambasciate aperte dal Regno furono in Argentina, Belgio e Brasile.
Pezzi di storia, con cui da oggi si misura a Chisinau, capitale della Moldova,l'ultima ambasciata aperta. Una scelta decisa un anno fa, quando partì il piano per razionalizzare la rete diplomatica (333 sedi, di cui 122 ambasciate, 10 rappresentanze permanenti presso organizzazioni internazionali, 110 uffici consolari e 90 istituti di cultura, in cui sono impiegate 5.511 persone) che sta ora entrando nella sua fase finale. Un progetto che vedrà il progressivo calo dei consolati nell'Europa occidentale a favore della presenza in Estremo Oriente, Asia centrale e Sud America.
La rete, specie quella consolare, si era infatti sviluppata nel dopoguerra riflettendo soprattutto i grandi flussi migratori italiani, in buona parte attestati nel vecchio Continente. Inoltre la necessità di una razionalizzazione che porti a un calo della spesa globale è stata dettata dalla rigida politica di rilancio, molto severa per il 2009: il taglio per gli Esteri è stato di circa 500 milioni di euro (su un totale di 2,5 miliardi), che andrà pesare per oltre 300 milioni sui fondi alla Cooperazione (tagli considerati transitori anche in vista degli impegni che l'Italia assumerà nella presidenza del G-8), oltre che sulla promozione culturale e l'assistenza degli italiani all'estero.
Per ridurre le spese la Farnesina (la cui "macchina" è guidata dal segretario generale, ambasciatore Giampiero Massolo) ha trasformato alcuni consolati in cancellerie consolari (Atene, Cairo, Madrid e Berna), ne ha soppressi altri (Lipsia, Chambery e Innsbruck) trasferendone le competenze ad altre rappresentanze, oltre a chiudere l'istituto italiano di cultura di Lille. Tutte operazioni che hanno attirato le proteste delle comunità degli italiani, organizzate nei Comites, che fanno pesare (o comunque tentano di farlo) il voto dei loro rappresentanti in Parlamento.
Anche un'ambasciata è stata chiusa, a Windhoek (Namibia), affidandole competenze consolari a Pretoria (Sud Africa): i rapporti diplomatici verranno tenuti direttamente da un rappresentante accreditato da Roma e sarà questo il primo caso di un nuovo modello che potrebbe essere adottato in futuro.
Ci sono poi figure emergenti: l'inviato speciale accreditato formalmente nei Paesi privi di ambasciata e l'inviato con incarichi specifici, diplomatico attivo in un'area (o in un Paese su specifiche materie) senza avere la titolarità dell'accreditamento, esperimento in atto nell'Asia centrale, «ma che potrebbe essere avviato anche nelle aree del Pacifico e dei Caraibi», osserva Carlo Oliva, vice segretario generale del ministero, che delle aperture: a Mosca il consolato è diventato "generale", a Dubai il prossimo 1 ° dicembre sarà aperto il consolato generale (finora c'era solo un'agenzia consolare) e un consolato sempre in dicembre sarà inaugurato a Chennay, la ex Madras, principale città del sud indiano.
E per il 2009? Difficile fare previsioni con questi numeri, ma certo in cima alla lista, appena la situazione politico-nucleare si sarà normalizzata, c'è la Corea del Nord.

sabato 1 novembre 2008

Germania, al via il Festival "Cinema! Italia! Nuovo cinema italiano"

Un tour cinematografico che porterà le migliori produzioni italiane degli ultimi due anni in 4 città tedesche

News ITALIA PRESS, 31 ottobre 2008 - Friburgo - Si rinnova l'appuntamento con il festival itinerante "Cinema! Italia! Nuovo cinema italiano", la kermesse cinematografica dedicata alle migliori pellicole dei registi italiani più affarmati, giunta alla sua 11 esima edizione, in programma in 4 città tedesche, dal 6 novembre al 12 dicembre.

Il Festival - che toccherà le città di Friburgo (6 -12 nov), Karlsruhe (13 -19 nov), Heidelberg (27 nov - 3 dic), Tübingen (4 -12 dic) - è organizzato da Made in Italy in collaborazione con la Kairos Filmverleih ed è promosso dall'Istituto italiano di cultura. L'iniziativa si pone l'obiettivo di avvicinare il pubblico tedesco al cinema d'autore italiano, attraverso la proiezione di 7 film recenti con sottotitoli in tedesco, alcuni dei migliori film italiani degli ultimi due anni.

Sarà premiato inoltre il film preferito dal pubblico, che otterrà un contratto di distribuzione in Germania. L'anno scorso è stato premiato "La Terra" di Sergio Rubini.

Quest'anno la tournée, come in passato, sarà curata da Sabine Matthiesen.

Una notizia poco piacevole riguarda tuttavia la tappa prevista a Stoccarda, che quest'anno, a causa del fallimento del Kommunales Kino, non potrà avere luogo.

Il Kommunales Kino di Pforzheim ha reagito prontamente ed ha colto l'occasione di ospitare la manifestazione nella sua sala.

In programma: Notturno Bus - regia Davide Marengo; Lascia perdere, Johnny! - regia: Fabrizio Bentivoglio; La giusta distanza - regia: Carlo Mazzacurati; Il vento fa il suo giro -regia: Giorgio Diritti; Centochiodi - regia: Ermanno Olmi; Valzer - regia: Salvatore Maira; L'orchestra di Piazza Vittorio - regia: Agostino Ferrente.